giovedì 17 dicembre 2009

Ispirare i giovani con l'esempio e non con le prediche






Amma inaugura la Vivekananda International Foundation

1 Dicembre 2009 — Chanakyapuri, New Delhi
Il 1° dicembre 2009, Amma ha inaugurato la Vivekananda International Foundation a Chanakyapuri, presso New Delhi. La fondazione, come organismo indipendente di analisi delle politiche pubbliche, intraprenderà una ricerca orientata a trovare soluzioni e diverse attività di studio, e parteciperà, inoltre, a un dialogo internazionale, interculturale e interreligioso.

Nel suo discorso inaugurale, Amma ha definito Swami Vivekananda “un grande sannyasi che ha rivoluzionato e trasformato la società, un esempio perfetto di devozione al guru, un elevato karma yogi e un brillante oratore”.

Amma si è detta concorde con la visione e la pratica della vita spirituale di Vivekananda dicendo: “Secondo Swami Vivekananda, la spiritualità non è solo una penitenza da farsi a occhi chiusi in qualche foresta o caverna lontana. È un modo di vivere che deve essere attuato in questo mondo, in mezzo a tutti i tipi di persone, affrontando tutte le circostanze e le sfide della vita con coraggio ed equanimità. Egli credeva fermamente che la spiritualità fosse la base della vita e l’origine del potere e dell’intelligenza”.


Nel suo discorso, Amma ha toccato un vasto spettro di argomenti, compreso quello dei mezzi per creare un’armonia interreligiosa, il giusto ruolo dell’istruzione nella società e l’importanza di essere orgogliosi dell’eredità della propria terra materna e della propria nazione. Il centro del suo discorso, però, era rivolto alla gioventù dell’India: ai suoi bisogni e al ruolo che gli adulti dovrebbero assolvere per aiutare i giovani a raggiungere il loro pieno potenziale. Amma ha detto: “Come possono i giovani sviluppare i valori e le qualità spirituali? Come possiamo guidarli sul sentiero giusto? Come possiamo usare la forza dei giovani per la crescita della società, della nazione e del mondo? Dobbiamo preparare i giovani affinché possano maturare e sviluppare la loro personalità. Per questo, dobbiamo scendere al loro livello e capirli”.

Amma ha affermato che, attualmente, i bisogni primari dell’India sono la forza, il vigore e il coraggio, qualità tipiche della gioventù. “Se i nostri giovani agiscono, hanno la forza e il vigore per creare una grande trasformazione nella società. Solo attraverso il risveglio del potere interiore dormiente in noi ci sarà una vera trasformazione e una soluzione permanente ai problemi della società. La forza è la cosa più importante necessaria a un individuo e a un paese. Quando realizzeremo che ciò si trova in ciascuno di noi, la forza autentica si risveglierà”.

Amma ha detto che non basta che i genitori diano ai figli denaro e beni di lusso, è necessario che diano loro cultura e valori spirituali. “Anche se una persona compra l’auto più costosa e riempie il serbatoio della benzina più preziosa, per far partire il motore è necessaria una batteria. In modo analogo, indipendentemente da quanta ricchezza e istruzione riceva un figlio, sono l’amore e i valori spirituali ricevuti dai genitori che aiutano il figlio a gestire tutte le situazioni, una volta diventato adulto, e a dare e ricevere amore”.

Amma ha anche sottolineato l’importanza di impartire ai giovani gli insegnamenti spirituali in un linguaggio, in modi e in un contesto con i quali possano relazionarsi. Ha detto che non dovremmo tenere conferenze sulla spiritualità ma piuttosto creare dei dialoghi vivaci dove le loro domande e critiche possano trovare una considerazione paziente e amorevole. “Dobbiamo avvicinarli con compassione”, ha detto Amma. “Un tale approccio creerà un cambiamento in loro. Soprattutto, dobbiamo essere gli esempi che li ispirano”.

Amma ha detto che questo tipo di dialoghi sono essenziali non solo per impartire degli insegnamenti spirituali ai giovani, ma anche per promuovere l’armonia tra le religioni.

“Se dichiariamo ‘Solo la mia religione è buona, la vostra è cattiva’, sorgeranno solo problemi. Equivale a dire, ‘Mia madre è perfetta, la vostra è una prostituta’. Ma se discuteremo con la comprensione che per tutti la propria madre è perfetta, saremo capaci di comunicare veramente con gli altri”.

Amma ha poi rilevato l’importanza di coltivare amore e rispetto per il proprio paese e la propria cultura. Come esempio, ha raccontato un aneddoto su Vivekananda che ebbe luogo dopo il suo primo tour degli Stati Uniti. Amma ha detto: “Si dice che si rotolò sulla sabbia e proclamò tra le lacrime: ‘Anche dopo aver visitato tanti paesi, non ho mai incontrato una madre come la mia’. Mentre si trovava in un hotel a cinque stelle, anziché dormire nel comodo letto si sdraiava sul nudo pavimento e piangeva ricordando i poveri e gli affamati dell’India. Molti che lasciano l’India arrivano a pensare, ‘Il semolino di riso di mia madre è più saporito del budino dolce della nostra matrigna’”.

Approfondendo, Amma ha detto: “La disgrazia della nostra società è l’ignoranza delle nostre tradizioni e del principio spirituale di base. Questo deve cambiare. Ho visitato molti paesi del mondo, compresi l’Australia, l’Africa e l’America, e tutti nutrono orgoglio per il loro retaggio culturale mentre noi, in India, non abbiamo comprensione né fierezza per la nostra cultura, e addirittura molti la deridono. Solo con fondamenta solide possiamo erigere un grande edificio. Analogamente, solo con la conoscenza e l’orgoglio verso i nostri antenati e la nostra storia, potremo creare un presente e un futuro brillanti”.

Nel suo discorso principale, che ha seguito la benedizione di Amma, M.N. Venkatachaliah, ex Capo della Giustizia dell’India, ha elogiato Amma e le sue parole. “Oggi abbiamo avuto questa dose di nettare da Amma. Ella ci ha detto ciò che aggiunge sapore alla vita, e la sua interpretazione di Vivekananda è stata forse la più ispirata e accurata. La sua comprensione e presentazione sono state così notevoli che ritengo che quelli di noi che si sentono depressi ora possono pensare che c’è qualcosa di buono per il mondo. Qualcuno una volta ha detto, ‘Finché ci saranno uccelli, fiori e bambini, tutto andrà bene nel mondo. Ma io aggiungo: “Finché ci saranno uccelli, fiori e bambini - e Mata Amritanandamayi - tutto andrà bene nel mondo.

Nel suo saluto di benvenuto, anche Ajit Kumar Doval ha elogiato Amma, riferendosi a lei come alla ‘spiritualità incarnata’. Ha detto: “L’incessante amore di Amma per l’umanità e la sua energia onnipervadente sono in linea con la grande tradizione delle nostre guide spirituali, che di tanto in tanto guidano l’umanità e il destino della nostra nazione, dando un senso di continuità alla nostra civiltà, quella civiltà che costituisce il fondamento del nostro orgoglio nazionale, della nostra identità, della nostra nazione e del nostro popolo.

tratto da amma-italia.it

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